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mercoledì 10 ottobre 2018

L'Analisi Prestazionale del Gran Premio del Giappone

TRAMONTO ROSSO
Risultati immagini per F1 Gp giappone 2018

DALLE SIMULAZIONI DEL VENERDI'
Dal venerdì di gara si è capito subito che la gara si sarebbe potuta fare tranquillamente con una sola sosta. Rimaneva da capire con quale gomma il team voleva partire. La gomma SS aveva dato alcuni problemi di blistering e per questo Mercedes ha deciso di qualificarsi con la S. La Ferrari, al contrario, anche per sfruttare il divario di grip, ha deciso di partire con la SS, come Versappen.

Questo tracciato è pieno di curve ad ampio raggio da alto carico aerodinamico che sviluppano molta energia e che, di conseguenza, rendono difficile la gestione della temperatura delle gomme. La SS è una gomma molto delicata per questo tracciato perchè è molto morbida e ha una capacità di 'cornering' molto elevata per via del tipo di mescola. Ovviamente, più velocità viene sviluppata e più energia si accumula, che si trasforma poi in calore. La suspersoft ha un range molto basso e mettendo molta energia nella gomma, quest'ultima ha molta facilità nell'uscire dalla finestra di funzionamento.





UN RAPIDO RIASSUNTO DELLA CORSA
Partito dalla pole, Hamilton ha gestito il suo vantaggio fino al traguardo, protetto dal suo compagno di squadra in seconda posizione. Vettel, dalla nona posizione, ha scalato fino alla quarta al primo giro, poi, per una toccata con Verstappen, si è ritrovato nelle retrovie. Verstappen ha condotto una gara molto forte, pur avendo avuto una penalità di 5 secondi, arrivando anche ad insidiare il secondo posto di Bottas. Raiikonen ha fatto una gara piuttosto in solitaria arrivando quarto alla bandiera a scacchi.

Prima dell'analisi proponiamo una tabella riassuntiva dei passi gara per ogni mescola dei piloti di testa.

LE CONDIZIONI DELLA PISTA
Durante la gara, 39°C sono stati i gradi dell'asfalto, mentre 29°C sono stati quelli dell'aria.

LA STRATEGIA DI GARA

QUALCUNO AVREBBE POTUTO APPROFITTARE DELLA SAFETY CAR INIZIALE?
Durante i primi giri del gran premio è uscita una Safety Car per via dei detriti lasciati sul rettilineo principale successivamente alla toccata tra Magnussen e Leclerc. A quel punto della gara nessuno avrebbe provato a montare la gomma media e ad andare fino in fondo perchè era troppo presto e inevitabilmente avrebbe dovuto fare un altro pit stop. Inotre, essendo molto anticipato, colui che avesse osato, si sarebbe trovato imbottigliato nel traffico di tutto il gruppone dei team minori.

COSA POTEVA FARE VETTEL A LIVELLO DI STRATEGIA DOPO LA TOCCATA CON VERSTAPPEN?
Dopo l'incidente, Vettel si è ritrovato in ultima posizione con tutte le vetture più lente davanti.  A quel punto, avrebbe potuto fare un undercut su un gruppo di vetture più lente fermandosi qualche giro prima rispetto alla finestra di pit-stop dei mid-fielders, ossia dal 25°giro circa per coloro che partivano sulla Soft

QUANTI DANNI AVEVA VETTEL?
Vettel, nel contatto con Verstappen, non ha danneggiato l'ala anteriore, ma ha danneggiato pesantemente la zona dei bargeboard. Con questa zona danneggiata, Vettel ha perso in efficienza aerodinamica e anche in carico aerodinamico poichè quella zona è fondamentale per la generazione del downforce sotto alla vettura.

RAIKKONEN HA PROVATO L'UNDERCUT SU VERSTAPPEN?
Il gap tra Raikkonen e Verstappen attorno al 17°giro era di poco più di 5s. In teoria, con un gap così ampio, l'undercut non era possibile, ma Verstappen aveva i 5 secondi di penalità e quindi questa strategia diventava effettivamente possibile. Raikkonen si è quindi feramato al 18° giro, ma si è ritrovato nel traffico della due Force India e di Gasly. Ciò gli ha fatto perdere quei decimi che gli servivano per sopravanzare l'olandese.

PERCHE' MERCEDES HA PITTATO COSI' PRESTO, TENENDO CONTO CHE MONTAVANO UNA GOMMA SOFT?
Al giro 23 e al giro 24 sono entrati rispettivamente Bottas e Hamilton. Un pit stop piuttosto precoce tenendo conto che montavano una gomma Soft che avrebbe dovuto durare ancora 8 giri circa. La gomma soft sembrava aver degradato un po' al posteriore e così hanno deciso di pittare. I due piloti hanno spinto un po troppo con le mescole posteriori, le quali sono molto sollecitate su questo traccitato, per creare un gap di sicurezza. La strategia iniziale, probabilmente, era andare il più lunghi possibile con la Soft per poi montare la SS nell'ultimo stint di gara. Con questo problema, però, non potevano montare più la SS, perchè sarebbero stati troppi i giri, e sono quindi stati 'costretti' a montare la gomma media. 'Costretti' perchè non avrebbero potuto montare neanche la Soft, altrimenti, per regolamento, avrebbero dovuto fermarsi nuovamente. (ricordiamo che il regolamento impone l'uso di ameno due mescole diverse durante la gara)

L'ANALISI DEL PRIMO STINT

Dal grafico del passo gara corretto con il calcolo dell'effetto peso si evidenzia il passo nettamente più lento di Vettel che si è trovato quasi costantemente nel traffico delle vetture più lente.

Qui proponiamo anche il grafico dell'evoluzione del degrado non lineare. Dall'analisi di questo grafico si può capire come evolve la performance della gomma. Alcune linee di tendenza, come quella di Vettel, possono essere falsate da vari eventi, come, ad esempio, degli incidenti.

COSA PUO' ESSERE SUCCESSO ALLA SF71H NELLE ULTIME GARE?
Non è un mistero che nelle ultime gare la Ferrari sia rimasta indietro rispetto a Mercedes e, in parte, anche rispetto a RedBull. Di certo parte dello svantaggio visto nelle ultime gare è dovuto al progresso della Mercedes che, tra l'altro, ha capito bene come gestire le mescole più morbide. Sappiamo anche, dall'analisi della prestazione pure in qualifica, che la SF71H è sempre stata un po' sottosterzante in entrata di curva e non è mai riuscita a 'puntare' il cordolo come fa la Mercedes. Il team sembra quindi aver introdotto una nuova ala anteriore più carica. Quest'ala sembra aver causato dei problemi di bilanciamento della vettura, infatti, il posteriore, negli ultimi gran premi, è sembrato più instabile. In Russia hanno cercato di risolvere il problema di balance mettendo un'ala da alto carico al posteriore, dopo essere intervenuti anche sulla barra posteriore nelle terze prove libere (dove in genere l'assetto è gia consolidato)


L'ANALISI DEL SECONDO STINT

Il primo grafico dell'analisi del secondo stint è quello del passo gara con la correzione dell'effetto peso. 

Proponiamo anche il grafico dell'evoluzione del degrado della gomma durante il secondo stint. 



L'ANALISI DELLA GARA NEL SUO COMPLESSO

Per analizzare la gara nel suo complesso, incominciamo proponendo il passo gara 'tradizionale' quindi senza nessuna correzione dell'effetto peso applicata ai valori dei tempi sul giro.

 Continuiamo l'analisi con il grafico del passo gara, ma stavolta con la correzione dell effetto peso. Questo grafico ci da una buona idea dell'andamento reale delle vetture durante la gara.


Passiamo ora all'analisi di un grafico molto interessante, ossia quello dei distacchi. In questo grafico, ogni valore è rapportato al tempo sul giro di un pilota virtuale. Da questo grafico si capisce molto chiaramente dove ogni pilota ha perso o guadagnato durante tutto l'arco della gara. Vediamo molto chiaramente che dopo lo stop, e soprattutto nella parte finale della gara, Verstappen è quello che ha guadagnato di più.
Infine proponiamo anche per l'analisi della gara il grafico del degrado non lineare. 

I TEAM MINORI
A punti sono andate entrambe le Force India, una Haas, quella di Grosjean, e la Renault di Carlos Sainz. 

FORCE INDIA MOLTO COMPETITIVE IN GIAPPONE
Dopo la pausa estiva, la Force India ha compreso pienamente i problemi di bilanciamento che avevano avuto nella prima parte di stagione. A momenti veniva a mancare del carico al posteriore a causa del distaccamento del flusso nella zona delle pance. In Giappone la Force India sapeva di poter giocarsi delle posizioni importanti perchè è un circuito che alterna tratti da alto carico aerodinamico a tratti molto veloci. La VJM11 si adatta molto bene ai circuiti da medio carico aerodinamico in cui conta l'efficienza. 

RENAULT FATICA IN GARA
La Renault è dall'altro anno che sta intraprendendo un percorso di crescita interna e ciò si riflette anche sulla vettura. La RS18 ha ancora dei problemi di bilanciamento e dei problemi nella gestione delle temperature delle gomme. Questi problemi di balance sembrano amplificarsi durante la gara e, di conseguenza, anche quelli alle gomme. 

Per il momento è tutto, al prossimo appuntamento negli Stati Uniti!
Ciao e #alwayskeepushing !!




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