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domenica 9 settembre 2018

L'Analisi Prestazionale del Gran Premio d'Italia 2018


"DOV'E' LA VITTORIA"

Risultati immagini per F1 Italian Gp 2018 Mercedes

COSA E' STATO APPRESO DAL VENERDI'
E' stato un venerdi difficile quello del Gran Premio di Monza, segnato dalla pioggia che ha monopolizzato le prove libere 1. Ciò ha creato problemi ai  Team nella ricerca dell'assetto ottimale della vettura. Le squadre hanno quindi concentrato tutto il lavoro nella seconda sessione di libere.

La gomma media è stata fin da subito scartata e non è stata provata dai top team durante le simulazioni. La gomma SuperSoft, la più morbida del lotto, si è comportata piuttosto bene nei corti long run che i Team hanno portato avanti durante le libere. Era quindi chiaro che la gomma da usare alla partenza sarebbe stata la SS e per forza di cose, esclusa la Media e cercando di rimanere sulla sola sosta, la gomma del secondo stint sarebbe stata la gomma HighWorkingRange Soft.

La strategia a due soste era notevolmente più lenta anche per il fatto che su questo circuito si perde moltissimo tempo per effettuare la sosta. Il plan a due soste sarebbe potuto realizzarsi solamente se a fine gara si sarebbe presentata l'opzione di un free stop sotto regime di Safety Car come è accaduto più volte all'inizio di questo campionato.

Per coloro che partivano con la Soft nelle posizioni più arretrate, nel caso di una Safety Car tra il giro 15-20, molto prima della loro effettiva sosta, avrebbero potuto montare la Media. In questo modo avrebbero approfittato del regime di SC per effettuare lo stop rimanendo però sulla strategia ad unico pit.




LA STRATEGIA DI GARA

LE CONDIZIONI DELLA PISTA
La temperatura dell'asfalto durante la gara è stata da 30°C mentre quella dell'aria si è tenuta sui 22°C.
Si ipotizzava l'arrivo della pioggia a fine gara, ma è rimasta solamente un'ipotesi.

UN BREVE RIASSUNTO DEL GRAN PREMIO D'ITALIA
Allo start Vettel e Raikkonen hanno coperto la posizione su Hamilton. L'inglese, però, ha provato l'attacco su Vettel all'esterno di curva 04 lasciando il giusto spazio al pilota tedesco che però non è riuscito a percorrere la curva e ha toccato la fiancata della Mercedes finendo in testacoda. Dopo lo stop, la Mercedes ha stretto in un Sandwich la vettura di Kimi che dopo alcuni giri ha avuto un blistering marcato sulle sue mescole. A quel punto l'inglese ha sopravanzato Raikkonen con più facilità e ha portato a casa la vittoria. Bottas, dopo lo stop, non è riuscito a sorpassare Verstappen in pista, ma è salito comunque sul podio a causa di una penalità di 5s assegnata all'olandese.

Proponiamo, prima dell'analisi della gara, un tabella riassuntiva dei passi gara tenuta dai piloti nei due stint.

PERCHE' RAIKKONEN NON E' RIUSCITO A CREARE UN GAP SU HAMILTON?
Il passo della Mercedes durante i primi giri è stato inaspettatamente molto competitivo. Ciò è stato anche dovuto, in parte, alla gestione della vettura da parte di Hamilton, nonchè dalla bravura del team nel settare al meglio la vettura e contenere i problemi di surriscaldamento del posteriore. I due sono quindi sempre stai sul gap del secondo e mezzo, un gap non sufficiente a Raikkonen per gestire la gara in sicurezza.

PERCHE' VETTEL HA MONTATO LA SOFT DOPO LA TOCCATA CON HAMILTON ?
Gli strateghi Ferrari hanno deciso di montare la gomma Soft a Vettel subito dopo l'incidente avvenuto al primo giro con Hamilton. Non hanno montato la gomma Media perchè non era mai stata provata e magari avrebbero dovuto fermarsi un'altra volta. Hanno quindi optato per la gomma Soft seguendo l'idea che questo tipo di mescola avrebbe potuto togliere Vettel dal traffico più velocemente. Ovviamente avrebbero dovuto pittare un'altra volta, ma avrebbero potuto montare la gomma SuperSoft per un ultimo stint in rimonta.
Certamente, una Safety Car al momento giusto, ossia subito dopo essersi tolto dal traffico, avrebbe potuto avvicinarlo al gruppo in testa, ma ciò non è accaduto.

L'ANALISI DEL PRIMO STINT
Iniziamo l'analisi del primo stint parlando di passi gara. Qui li analizziamo con la correzione dell'effetto peso. Si può ben vedere che la linea di tendenza di Vettel nella parte iniziale è piuttosto alta rispetto alle linee degli altri piloti, segno di un passo più lento dovuto al traffico.

L'evoluzione del degrado mostra la linea di tendenza di Raikkonen che punta verso il basso a fine stint, segno di un miglioramento del passo in vista dello stop.

PERCHE' RAIKKONEN SI E' FERMATO COSI' PRESTO?
Su questo tracciato ci si aspettava una differenza tra la gomma SS vecchia e la gomma S nuova piuttosto accentuata. Un'eventuale undercut avrebbe quindi potuto essere molto potente. Per questo era importante per Raikkonen evitare che Hamilton provasse l'undercut. Il muretto Ferrari, stimolato anche dalla finta della Mercedes, ha giustamente deciso di pittare il finlandese al giro 20.
Si è sicuramente rivelata una scelta vincente anche perchè Raikkonen è riuscito addirittura a guadagnare su Lewis Hamilton. Ovviamente potrebbe sembrare un po' anticipato come pit-stop, ma se Hamilton fosse riuscito a fare l'undercut, ci sarebbe stata un'alta percentuale di possibilità che funzionasse.

COME MAI HAMILTON E' RIMASTO FUORI COSI' A LUNGO?
A quel punto, fallito l'undercut, la cosa più giusta era rimanere fuori finchè la mescola non perdeva troppa prestazione ed aspettare un'eventuale regime di Safety Car o Virtual Safety Car. In quel caso, fermandosi, Hamilton avrebbe potuto uscire davanti al suo rivale Raikkonen. Inoltre, nei giri dopo lo stop, Raikkonen aveva anche segnalato delle gocce di pioggia nelle cruve 5-6. Anche la pioggia, se fosse arrivata, sarebbe la chance perfetta per la Mercedes.
Infine, restare fuori di più avrebbe significato avere una gomma più frsca rispetto alla Ferrari nel secondo stint.

PERCHE' RAIKKONEN HA AVUTO QUESTI PROBLEMI CON LE GOMME?
Raikkonen, dopo il suo stop, ha avuto molto blistering sulla posteriore sinistra. Con il passare dei giri il blistering è poi apparso anche sulle gomme anteriori. Il principale motivo per il quale c'è stato questo eccessivo degrado sulla SF71H di Raikkonen è stata la vicinanza alla vettura di Bottas. La prolungata esposizione ai gas di scarico del finlandese, che non si era ancora fermato, ha provocato un surriscaldamento delle coperture di Raikkonen ed un conseguente blistering.

MERCEDES NON HA AVUTO PROBLEMI CON LE GOMME?
In realtà anche la W09 ha avuto qualche problema nella gestione della gomma, durante tutto il week end. Anche Hamilton, stando dietro a Raikkonen per alcuni giri, era al limite con la gestione degli pneumatici posteriori, pur essendo delle mescole High Working Range Soft.

PERCHE' MERCEDES HA TENUTO FUORI BOTTAS COSI' A LUNGO?
Durante il post-gran premio, in molti hanno 'accusato' la Mercedes di aver usato Bottas per bloccare Raikkonen e chiudere il gap che si era creato dopo il pit stop con Hamilton. Ciò è vero anche perchè questo metodo è stato più volte utilizzato molto intelligentemente dalla squadra anglo-tedesca. La gara di Bottas era 'bloccata' dal fatto che non riusciva a sorpassare Verstappen. Dopo aver perso l'occasione dell'undercut sull'olandese, il team ha deciso di prolungare il più possibile lo stint così da fornire a Bottas una gomma decisamente più fresca che gli consentisse il sorpasso.

L'ANALISI DEL SECONDO STINT
Anche per il secondo stint proponiamo l'analisi del passo gara con la correzione dell'effetto peso. Come si può ben vedere, Raikkonen ha tenuto un buonissimo passo all'inizio dello stint che è andato peggiorando verso la fine. Hamilton, verso la fine dello stint, ha rallentato e gestito il gap facilmente creato dopo il sorpasso su Raikkonen.

Interessante anche la linea di tendenza di Hamilton nell'analisi dell'evoluzione del degrado.


L'ANALISI DELLA GARA NEL SUO COMPLESSO

Come da tradizione, iniziamo l'analisi della gara prendendo in considerazione il grafico del passo gara senza la correzione dell'effetto peso. Da sottolineare l'evoluzione di Vettel tra il primo e il secondo stint.

 Nel secondo grafico analizziamo l'evoluzione dei passi gara con la correzione dell'effetto peso. Questa correzione rende più 'reali' i valori dei tempi sul giro poichè tolgono l'effetto dovuto alla perdita di peso.
 Continuando, proponiamo anche l'evoluzionde del degrado durante tutta la gara. Ogni valore è dato dal delta tra un giro ed il suo precedente.

Infine, analizziamo un grafico molto interessante, quello dei distacchi. Dall'analisi del grafico si nota chiaramente il decadimento di performance. Da questo grafico si può avere una chiara idea dell'andamento della gara. Vettel ha guadagnato fino al traguardo mentre Hamilton e Vesratappen hanno peggiorato i loro tempi sul giro sul finire della gara.

I TEAM MINORI
Per le consueta analisi dei team minori, prenderemo in considerazione la gara di Ocon, di Sainz, di un sorprendente Stroll e di Charles Leclerc.
Le due Force India, fin dalle prove libere, hanno trovato il feeling giusto con il tracciato di Monza. La vettura, motorizzata Mercedes, è ormai da anni che con un badget molto ridotto riesce ad ottenere degli ottimi risultati.
Leclerc ha purtroppo spiattellato l'anteriore destra durante il primo stint e ha in parte compromesso la sua gara. Ovviamente, il grosso flat-spot ha sbilanciato la gomma e ha creato molte vibrazioni nella vettura.
Nella gara di Monza abbiamo assistito ad un'ottima gara della Williams che conserva ancora quel guizzo che aveva nei circuiti veloci alcuni anni fa.

Il primo grafico importante è quello del passo gara con la correzione dell'effetto peso. Si nota subito un buonissimo passo della Force India di Ocon rispetto a tutti gli altri durante la gara.

Inoltre proponiamo anche il grafico dell'evoluzione del 'degrado' in cui possiamo ben visualizzare l'andamento della performance dei piloti durante l'intero arco della gara.

Infine uno dei grafici più interessanti che fa capire con precisione dove i piltoi hanno perso e dove hanno invece guadagnato. Ogni Lap Time è comparato a quello di un pilota "virtuale"e costante. Vediamo che dopo il pit stop i piloti sono riusciti ad aumentare le loro performance solo sul finire della gara.

Per il momento è tutto, al prossimo appuntamento a Singapore!
Ciao e #alwayskeepushing !!
Niccolò Arnerich e Gianluca Medeot