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sabato 21 maggio 2016

L'analisi prestazionale del Gp di Spagna

E' SEMPRE UNA QUESTIONE DI EQUILIBRI...


Foto Alessio De Marco | Avens-Images.com 


Equilibrio che è mancato nell'assetto della SF16-H, nelle manovre al limite di Hamilton e Rosberg, ma che invece si è fatto vedere nelle Red Bull ed in particolare nel giovane Verstappen.
Delineando così un interessante quadro tecnico che va però anallizzato nella giusta maniera in modo da non incappare in banali errori..

Per prima cosa delineiamo le caratteristiche del circuito di Barcellona: è un tracciato da medio/alto carico aerodinamico e di media severità per i propulsori.
Presenta una configurazione molto completa e si tratta infatti di un circuito che può ben delineare ed esaltare le caratteristiche di una vettura.
Il primo settore è molto veloce e conta dunque l'efficienza aerodinamica in rettilineo non dimenticandoci però di curva tre dove c'è bisogno di un ottimo bilancio aerodinamico ( rapporto tra il carico sull'asse anteriore e il carico totale).
Bilancio aerodinamico che ritorna molto importante nel secondo settore, abbinato al giusto carico aerodinamico. Il terzo settore è invece un intermedio in cui conta più di tutto la motricità e dunque la capacità di scaricare i cavalli a terra, assieme anche ad un comportamento equilibrato nei veloci cambi di direzione e sui cordoli.




Real Ideal
Hamilton 82 81,885
Rosberg 82,28 82,165
Ricciardo 82,68 82,68
Verstappen 83,087 82,973
Raikkonen 83,113 83,113
Vettel 83,334 83,334
Bottas 83,522 83,522
Sainz 83,643 83,643
Perez 83,782 83,782
Alonso 83,981 83,981
Passando all'analisi vera e propria andiamo in primis a vedere il grafico in cui viene messo a confronto il reale tempo in qualifica contro il tempo "ideale". 
Possiamo subito notare che solo tre piloti non sono riusciti a centrare il giro perfetto, mentre tutti gli altri ci sono riusciti, questo ad indicare una pista in continua evoluzione che può rendere più realistica la nostra analisi. Importante notare che il giro di entrambi i Ferraristi sia stato quello più veloce, ma è anche interessante notare come entrambi i Mercedes abbiamo lasciato un decimino in qualche curva.











Interessante anche analizzare il grafico con le velocità massime in qualifica relazionate al risultato del Q3. Emerge sicuramente la non eccessiva importanza di velocità molto alte in questo circuito , ma anche come i distacchi siano relativamente ridotti, non contando i casi di Alonso e Sainz che soffrono entrambi per una PU non all'altezza dei rivali. 
Possiamo anche notare un evidente differenza di set up in casa Red Bull, con Verstappen molto efficace in rettilineo ma, come si nota nei grafici sottostanti, di meno nelle sezioni guidate del circuito. 



Dunque cosa ci dicono i dati dei vari settori ?
Beh come al solito le Mercedes sono davanti a tutti in ogni settore, e come già visto in Russia hanno fatto la differenza sopratutto nel terzo settore, quello di trazione.
L'erogazione di potenza e il comportamento sui cordoli della W07 continuano a fare tantissima differenza rispetto agli avversari, anche se la Red Bull sembra avvicinarsi sempre di più.
Notiamo infatti un Ricciardo a soli due decimi dalla prestazione dei Mercedes.
Vale la pena dunque fare qualche considerazione sulla RB12, che grazie alle sventure Mercedes (e anche a quelle Ferrari in un certo senso) è riuscita a  conquistare questo GP.
Dai grafici notiamo molto facilmente una diminuzione del distacco man mano che la tecnicità dei settori aumenta. Dunque una prestazione a livello di Ferrari e altri competitors nel primo settore, quello più veloce. Più vicina nel secondo ovvero quello più di downforce per poi quasi aggrapparsi alle Mercedes nel terzo.
Tutto ciò ci conferma il grande telaio di questa vettura in pieno stile Newey, con tanto carico ed eccellenti sforzi di trazione, che però non riesce ancora ad esprimersi al meglio a causa della PU Renault.
In molti parlano di un telaio Red Bull perfino migliore rispetto a quello Mercedes, ma io preferisco non sbilanciarmi ancora ed aspettare veri riscontri dalla pista.
Non si può però negare che anche in presenza di un grosso deficit dal punto di vista  motoristico e di una diversità del design di base della vettura,i gap sono molto ridotti. 
Infatti l'RB12 è stata disegnata per viaggiare in aria "sporca", già in previsione di una PU non competitiva, e nonostante questo è capace di tali performance.
Sarà dunque estremamente interessante vedere cosa sarà in grado di fare la Red Bull con l'aggiornamento di PU previsto per Monaco, (che già di per se è una pista perfetta per la Red Bull) e si parla di ben 30/40 cv, che di sicuro non faranno male..
Ma parliamo ora della Ferrari e proviamo ad analizzare i perché di questa debacle, senza però soffermarci troppo sopra, in quanto si tratta di un evento a se stante su cui non vale la pena rimurginare troppo.
Dunque come mai la Ferrari è risultata così poco performante rispetto alle FP3 ?
L'unica spiegazione plausibile credo che si possa trovare in un semplice cambio di set up che, abbinato alle temperature più alte in qualifica ha portato ad avere una vettura estremamente difficile da guidare. Se infatti la SF16-H di suo ha sempre sofferto (come anche negli anni passati) nel momento di scaricare i cavalli a terra, durante il sabato in Spagna i due Ferraristi si sono ritrovati a fare rally nel terzo settore. 
Se andiamo infatti ad analizzare i distacchi percentuali in ogni settore (così da rendere il tutto ancora più evidente), risulta ciò:
S1: 1,6 %
S2: 0,9 %
S3: 2,0 %
Le batoste sono arrivate in tutti i settori, ma in particolar nel primo e nel terzo.
Questo perché oltre al cambiamento di assetto evidentemente non azzeccato, (la Ferrari lo nega ma Raikkonen lo ha ammesso appena sceso dalla macchina ), le temperature più alte del pomeriggio potrebbero aver portato ad una perdita di carico, sbilanciando così la vettura ed aumentando il sovrasterzo. Ricordiamoci infatti che l'aria più calda è meno densa e ovviamente porta ad una diminuzione del carico che l'ala può generare. Dunque nel primo settore la vettura si è rivelata difficile da da guidare nelle prime due curve, perdendo così tanto tempo, nel secondo il danno è stato arginato e anzi la Ferrari con Raikkonen è stata anche più veloce delle Red Bull, sempre a conferma delle ottime doti della SF16-H nel misto veloce, per poi passare al pattinaggio sul ghiaccio nel terzo.
Inutile spingersi in ulteriori analisi al riguardo, vista l'eccezionalità dell'evento, ma occhio a Monaco perché li un errore del genere si paga davvero caro..
Poco interessante parlare di Force India e Williams che sembrano ormai plafonate nelle loro prestazioni, e preferisco parlarvi brevemente di Toro Rosso e Mclaren.
Per la Toro Rosso un weekend molto positivo, una pista che non richiede una PU molto competitiva ha portato la sorella della Red Bull più in alto del solito e ha permesso all'ottimo telaio della SRT11 di finalmente vedere, come si può in parte notare dai tempi nel secondo settore.
Non si è però ancora ben delineato il comportamento di questa vettura per quanto riguarda gli sforzi di trazione ed è il caso di aspettare Monaco per avere qualche riferimento in più al riguardo.
Infine troviamo una situazione simile (in ambito importanza della PU )pure per la Mclaren con Alonso, che finalmente è riuscita ad entrare in Q3, ma soprattutto ha segnato tempi fantastici nel terzo settore. In percentuale risulta infatti un distacco tale :
S1: 1,3
S2: 2,7
S3: 1,6
Dunque senza contare il primo e il secondo settore in cui la perfomance dipende dalla potenza ridotta della PU e dal minor carico con cui è costretta a viaggiare, nel terzo settore è arrivata a segnare tempi a livello della Red Bull di Verstappen e perfino migliori delle Ferrari. Tutto questo a conferma delle tante voci e occhi in pista che parlano di un telaio Mclaren estremamente competitivo a cui vengono tarpate però le ali dalla PU Honda..


Ed è tutto gente, ci vediamo a Montecarlo, ciao !!!


















GRAFICI SULLA GARA 









giovedì 5 maggio 2016

L'analisi prestazionale del Gp di Russia


                     CONFERME RUSSE....




...  perché di conferme il weekend del Gp di Sochi ce ne ha date molte: partendo dal giovane Kvyat che ha confermato e aggravato il periodo di crisi che sta passando, provocato dall'alta pressione che il team ha esercitato su di lui. Passando poi per la conferma dello splendido periodo in cui è Rosberg, ma anche per le sfortune di Hamilton e delle rosse, concludendo con i rapporti di forza fin'ora evidenziati da questo mondiale.



Ma andiamo ora ad inquadrare il quadro tecnico (scusatemi il gioco di parole ) evidenziando come prima cosa le caratteristiche del circuito di Sochi.
Quello russo è un tracciato molto particolare, quasi anomalo, e molto severo per i propulsori. 
In particolare risulta importantissimo il recupero di energia che qua può essere molto ben sfruttato (quasi 4200 KJ a giro in totale).
Il primo settore è molto veloce, quindi contano motore e Cx con l'eccezione del lungo curvone centrale, più tecnico invece il secondo settore, dove oltre alla potenza necessaria per l'allungo di curva 11, c'è anche bisogno di carico e di un buon bilancio aerodinamico.
Si conclude poi con un terzo settore, dove risultano fondamentali gli sforzi di trazione e un buon comportamento della vettura sui cordoli. 
L'effetto peso è di 0"14 ogni 10 Kg al giro, mentre l'effetto potenza è di -0"11 ogni 10 cv al giro (dati Magneti Marelli).






Passando ora ai numeri, diamo un'occhiata al grafico in cui viene messo a confronto il tempo sul giro in Q3 e il giro ideale dato dalla somma dei migliori settori. Salta subito all'occhio come solo Massa sia riuscito a centrare la migliore performance durante il Q3, con tutti gli altri piloti che in media avrebbero potuto limare circa 2 decimi ognuno (Raikkonen sarebbe potuto essere davanti a Bottas).
Molto importante sottolineare che anche il tempo di Rosberg non corrisponde alle sue effettive potenzialità avendo fatto un solo giro in Q3 (tra l'altro più lento di quello in Q2), dopo aver commesso un errore nel secondo giro lanciato. Dunque il gap con la Ferrari poteva essere ancora più grande.  



Passando al grafico con la posizione in qualifica in relazione alla velocità massima registrata alla speed trap, notiamo un evidente superiorità delle vetture motorizzate Mercedes e possiamo avere conferma della necessità di alte velocità di punta per eccellere su questa pista. 
Risulta anche molto significativo notare come ormai la Williams abbia perso quella sua grande superiorità velocistica che tanto aveva contraddistinto le sue precorritrici ponendosi ormai agli stessi livelli delle sue "compagne di motore".


Ma passiamo ora all'analisi degli intermedi, partendo dalla Rossa. 
Senza girarci troppo attorno quello della Ferrari è stato un weekend abbastanza negativo dal punto di vista prettamente prestazionale in quanto anche togliendo tutte le variabili che hanno portato a penalità, ritiri ecc bisogna riconoscere che la Rossa ha molto sofferto durante questo appuntamento.
Infatti una pista che premia il recupero dell'energia non poteva che sancire il dominio Mercedes e sottolineare così il gap ancora esistente con la Ferrari in questo ambito, anche se questo è un fattore che si nota di più in gara. 
Per quando riguarda il giro secco le considerazioni da fare sono altre..
Infatti calcolando la percentuale di distacco della SF16-H dalla W07 in ogni settore (così da rendere il tutto ancora più evidente ) risulta : 
0,7 % in S1
0,6 % in S2
1,3 % in S3
Dunque a parte le zone più veloci del circuito, dove come si nota anche dalla speed trap, la Ferrari soffre ancora un po' (proprio in termini di potenza più che di aerodinamica ), la vera batosta è arrivata nel terzo settore. 
Infatti come ho già scritto in queste pagine sembra che la Ferrari soffra ancora nell'erogazione della potenza e nel comportamento della vettura sui cordoli. 
Chiaramente parlo di una "sofferenza" rispetto alla prima della classe, che nel terzo intermedio ha rifilato una bella lezione a tutti i competitors. Ma del resto già l'altr'anno si vedeva come i Mercedes (ma Hamilton in particolare) "tagliassero" le curve passando sopra al cordolo con  una notevole nonchalance. 
L'unica pecca della Mercedes per ora può forse essere l'affidabilità... ma questo non è un appiglio solido su cui attaccarsi per aspirare ad una vittoria.
Passando alla Williams, tornata finalmente competitiva su una pista che premia le caratteristiche di questa vettura (ma soprattutto della PU che monta), non c'è molto da dire. Dai grafici si nota che i settori in cui ha relativamente avuto più problemi sono il secondo e il terzo, anche se in realtà nel terzo è riuscita a tenere testa alle Ferrari, con dei piccoli passi avanti dal punto di vista dell motricità come si nota anche dalle velocità raggiunte in uscita dall'ultima curva. Un po' diverso invece il discorso sulla gara dove si è presa ben 20 secondi di distacco dalla Ferrari, a causa dei ben conosciuti problemi nella gestione delle gomme.
Situazione quasi opposta per la Red Bull che dopo l'euforia in Cina si è ritrovata in una pista poco favorevole, ma soprattutto ha avuto troppi problemi in gara. Ha infatti sofferto in particolare nel primo settore, per l'appunto quello più veloce, a causa di una PU non realmente competitiva, recuperando un po' nel terzo grazie alle riconosciute doti telaistiche. Ma non è di sicuro un weekend da ricordare..
Buono il weekend per la Force India che piazza di nuovo una vettura in Q3 e porta a casa dei punticini importanti con una vettura abbastanza "neutra" ma che ha saputo ben sfruttare il vantaggio di PU che i motorizzati Mercedes avevano su questa pista. 
Per concludere un accenno alla Toro Rosso che di fatto esce dal primo weekend stagionale senza punti, e che credo stia incominciando a soffrire una PU datata dovendo così andare a lavorare sull'efficienza in rettilineo perdendo forse perfomance in termini di carico.
Per il momento è tutto ci vediamo in Spagna, ciao !!













                   GRAFICI SULLA GARA